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"palla al centro"
Benvenuti
Quello che propongo è un lungo viaggio. Scopri i molti aspetti dei metodi di allenamenti e dintorni. Sono felice che tu voglia far parte della narrazione.

Primo Argomento del Blog:
Idee e Spunti per Iniziare
Benvenuti al mio blog! Oggi affrontiamo il primo argomento del blog, un tema che segna l'inizio di un percorso fatto di ispirazione, curiosità e approfondimenti. Parlare del primo argomento significa gettare le fondamenta. Questo è solo l'inizio di un’avventura entusiasmante!
BUONA LETTRA E VISIONE

1°Argomento:
SITUAZIONI? O ESERCIZI?
Analisi della Metodologia di Allenamento:
Esercizio vs Situazione
Vorrei illustrare un argomento che esplora la metodologia di allenamento, concentrandomi sulle diverse utilità di due strumenti fondamentali spesso adottati durante i percorsi di training: l’esercizio e la situazione. Entrambi hanno ruoli specifici e complementari, ma differiscono per approccio e obiettivi. Da un lato, l'esercizio si focalizza su movimenti e tecniche ripetitive, meccaniche riduzionistiche mirati al miglioramento delle capacità fisiche o tecniche in un contesto standardizzato. Dall’altro, la situazione prevede la simulazione di scenari reali e di gioco realistici, dove sono sempre richiesti non solo il coinvolgimento attivo, ma anche l’adattamento alle variabili impreviste delle azioni che si presentano sempre in maniera diversa e imprevedibile. Questo secondo approccio implica la presenza costante di un elemento dinamico, come un avversario, una condizione ambientale che pone sfide diverse rispetto alla semplice esecuzione tecnica. Nella situazione è prevista sempre la presenza dell'avversario e almeno una direzione di gioco, mentre l'esercizio non prevede la presenza dell'avversario. I tempi di utilizzo dei due mezzi dovrebbe variare a seconda della categoria che si allena. Nelle categorie di giocatori adulti l'esercizio viene utilizzato come un'attività di richiamo delle specifiche capacità anaerobiche come la forza la resistenza o la velocità, mentre nella attività di base, la situazione di gioco dovrebbe essere lo strumento guida dell'allenamento. la situazione di gioco è utile sia per migliorare le abilità tecniche tattiche e motorie e sia per migliorare la soglia della potenza aerobica. La ricerca scientifica calcistica negli ultimi anni ha ammesso che allenare con situazioni ha la stessa efficacia degli esercizi di interval – Training. Più precisamente le ricerche scientifiche hanno dimostrato che nelle due metodologie di allenamento il massimo consumo di ossigeno i valori della frequenza cardiaca riproducono gli stessi valori della partita reale.
Innovazione nell'Allenamento: Riconsiderare i Metodi Classici
Molto spesso, nei metodi di allenamento, ci troviamo di fronte a una visione tradizionalista che fatica ad accogliere nuove prospettive. I metodi classici sono ancora arroccati alla ricerca dell'esercizio ideale, focalizzandosi esclusivamente su pratiche consolidate prettamente fisiche. Questo approccio, tuttavia, non sempre tiene conto dei progressi e delle alternative moderne. Non sempre viene accolto di buon grado il riconoscimento che i due strumenti, la situazione e l'esercizio, abbiano in realtà la stessa efficacia di allenamento. Adattare strategie e approcci attuali, invece, potrebbe portare a risultati più equilibrati e soddisfacenti, senza relegare l'innovazione a un ruolo secondario.-
Penso che sia importante sfruttare al meglio le occasioni di gioco, in questo caso è sicuramente utile creare allenamenti con continue situazioni, anche a scapito di esercizi, in quanto le situazioni sono esercitazioni di gioco contengono elementi e forme simili alla partita reale. Mentre l'obiettivo dell'esercizio è quello di migliorare e potenziare un'unica qualità e capacità con e senza palla e chiaramente senza avversari, con il rischio di eseguire una esercitazione che si allontana gradualmente dagli elementi e variabili presenti nella gara. Nell'attività di base l'esercizio è utile per il breve insegnamento analitico, poi sarà la situazione di gioco, nella partita reale, avere il compito definitivo di regolarlo e ricentrarlo. Per evitare che l'esercizio diventi noioso ripetitivo è utile aggiungere regole vincoli o pressioni temporali, così facendo si riscuote una maggiore coinvolgimento e agonismo così gli scopi e le finalizzazioni sono simili e si avvicinano alle variabilità della gara. Ad esempio inventare staffette sfide o gare in circuiti con o senza palla, con regole e vincoli diversi, il successo dell'esercizio è garantito. - L'utilizzo dei due mezzi deve prevedere micro gruppi, con pochi partecipanti questo per ottenere un maggiore rendimento e alta qualità dell'attività proposte evitando file lunghe di attesa, oppure soste non previste. -- L'obiettivo Comune dei due mezzi, è ricercare e fare in modo che l'esecuzione delle attività siano svolte ad alta intensità, per allenare l'atleta a sopportare carichi di sforzi fisici, ossia migliorare la resilienza alla fatica e adattarsi alla imprevedibilità del gioco. Ritengo fondamentale e necessario, inseguire un compito essenziale, vale a dire creare una cultura tattica e insegnare al giocatore ad imparare a leggere le azioni e lo sviluppo di gioco. Dandogli più informazioni strumenti e conoscenze possibili, sia tecniche tattiche motorie e fisiche per far comprendere i principi del gioco, pur sapendo di avere a che fare con un gioco imprevedibile, di difficile interpretazione. Per riuscire in questa funzione sono due le cose che mi sono sembrate importanti anzi direi fondamentali, la prima da quando ho iniziato ad allenare ho ritenuto prioritario presentarmi alla squadra sicuro di aver raggiunto competenze una certa autorevolezza e convincenti idee che volevo trasmettere ai ragazzi. Aggiornarmi, leggere, studiare e ascoltare mister autorevoli è stato fondamentale per la mia crescita. La seconda è stata mettere in primo piano, all'interno, anzi al centro della mia metodologia e nell'allenamento, l'aspetto situazionale del gioco è cioè svolgere le unità di base con infinite forme e modi di situazioni, con l'avversario sempre presente e con regole e vincoli diversi. In particolare le partite a ranghi e spazi variabili, le PRSV. Con sorpresa e senza nessuna volontà da parte mia di voler essere arrogante, questa metodologia di allenamento ha portato molte migliorie al singolo e al gruppo squadra che ho allenato. Entrambi i mezzi sono formativi, la piacevole novità è che lo sia alla pari dell'esercizio anche la situazione. Inoltre la situazione di gioco migliora la capacità decisionale in difficoltà tattica, allena e abitua il giocatore a dare risposte che diventano efficienti simultanee nell’ ambiente ideale. Incrementando conoscenze utili per confrontarsi al meglio nella partita reale. Utilizzare l'esercizio per potenziare una specifica variabile, alla lunga si corre nel rischio di cadere nella ripetitività, nella monotonia e di togliere quella emotività agonistica passionale che impedisce un'efficace apprendimento. Se l'esercizio non presenta delle similitudini con il gioco, non è utile ai fini della partita reale e i neuroni specchio non si attivano e non viene trasferito nella prestazione. Mentre la situazione è una esercitazione coinvolgente e partecipativa, con caratteristiche molto vicine alla realtà della partita. Favorisce e facilita un apprendimento consapevole che consente la scoperta di nuove conoscenze, utili per un migliore accesso alla partita reale. Perfeziona il "saper fare" e auto efficacia del giocatore. Gli esercizi, spesso svolti a secco o con palla, rivelano apparenti miglioramenti, non sempre trasferibili alla partita reale. Penso che le situazioni e in modo particolare le partite a ranghi a spazi variabili, siano uno strumento utile altamente formativo e allenante. A dispetto di esercizi, le situazioni confermano il miglioramento e mantenimento di tutte le variabili delle abilità e capacità presenti nella partita reale. E’ una attività globale che in realtà va a migliorare e ottimizzare tutte le specifiche caratteristiche richieste dalla gara alla pari dell'esercizio. La variabilità delle esperienze situazionali porta allo sviluppo della capacità, di adottare e applicare soluzioni creative utili alla partita reale. Il modello pilota delle situazioni sono le partite a ranghi e spazi variabili è un mezzo affidabile, sono uno strumento di allenamento che propone attività situazionali. Aumentano l'impegno gradualmente con proposte variabili influenzate dalle regole e dai vincoli, viene applicato con il principio che determina la scelta del vincolo e delle regole da inserire . Nelle PRSV l'inizio PREVEDE regole semplici che progressivamente diventano più difficili e complesse. Il passaggio alla gradualità corrisponde anche con la trasformazione del gioco intermittente al gioco continuo, anche il cambiamento passa da valori di intensità bassa e media a valori di alta e altissima intensità. Le memorizzazioni e gli adattamenti che si verificano durante le attività situazionali, registrano un incremento delle conoscenze rafforzando ancora di più l'apprendimento tecnico tattico motorio e fisico condizionale. L'apprendimento delle capacità e delle abilità è un percorso lungo e non sempre definito non immediato, ma è certamente favorito dall'utilizzo, negli allenamenti, delle attività situazionali, in particolar modo le PRSV. Le considero un valido strumento di allenamento.
L'algoritmo è un elenco d'istruzioni dettagliate, elaborate per svolgere una determinata attività o risolvere un problema specifico. A ben vedere, gli algoritmi sono ovunque. Le partite a ranghi e spazi variabili, con regole e vincoli graduali, sono la situazione, algoritmo ideale per l'apprendimento.
Se applicate spesso generano un avanzamento dell'apprendimento in maniera marcata reale e più solida, gli errori motori e tattici con il tempo diventano più piccoli così anche le correzioni. L'attività nella unità di base dovrebbe comprendere il maggior numero possibile di attività situazionali, solo così diventano un mezzo utile per il giocatore per apprendere, migliorare e assolvere con profitto le condizioni variabili e imprevedibili presenti in partita reale. E’ la partita a ranghi spazi variabili la situazione numericamente più piccola della tattica collettiva racchiude tutti i movimenti i principi della creazione e sviluppo delle azioni di gioco. Le PRSV sono sezioni di gioco variabili e più piccole della partita reale e hanno tutti gli stessi ingredienti della prestazione. Una caratteristica delle PRSV è il mantenimento dell'alta intensità e della maggiore autorevolezza nella scelta dei tempi e dei modi del movimento senza palla, altrettanto alto e cioè:
Il Movimento Senza Palla nel Gioco
Il movimento senza palla è un elemento fondamentale in ogni sport di squadra, poiché consente di mantenere il flusso del gioco e di creare opportunità per avanzare o difendere. Questo tipo di movimento serve a diversi scopi: ricevere il pallone liberando una linea di passaggio, offrire supporto al portatore di palla (P.P.) in difficoltà, o anche per riconquistare il possesso attraverso un pressing efficace. Inoltre, include il posizionamento strategico per coprire o marcare gli spazi, assicurando un equilibrio difensivo e offensivo. Tuttavia, ogni azione dipende sempre dalla fonte di gioco, ossia il punto focale da cui si sviluppa il movimento e la strategia complessiva della squadra.
Penso alle infinite variabili, alle infinite TRANSIZIONI, ai contesti e frangenti presenti in partita, che il giocatore deve risolvere continuamente, con risposte efficaci e simultanee. Durante un'azione di gioco, il giocatore che va in contrasto con un avversario deve riuscire ad intuire, percepire e controbattere con decisioni efficaci le sue intenzioni, per questo ha bisogno di possedere un ampio potenziale conoscitivo di memorizzazione. Significa raggiungere una ampia enciclopedia cognitiva, ricca di conoscenze, che gli permettono di riconoscere e anticipare le intenzioni dell’avversario. Mi chiedo spesso se siamo certi che gli allenamenti classici diano al giocatore queste garanzie di successo. Le conoscenze sono proporzionali alle nozioni, alle memorizzazioni acquisite dalle esperienze, attività situazionali vissute nei precedenti allenamenti. Rispetto ad un esercizio una situazione di gioco, prevede la presenza dell'avversario, autentica interferenza e guastatore della azione, impedisce lo sviluppo del gioco. Considero la situazione di gioco e in particolare le partite a ranghi e spazi variabili il mezzo più formativo ed efficace da inserire con costanza negli allenamenti. Tramite le attività situazionali il giocatore immagazzina nella memoria molti input di apprendimento che gli permetteranno di fare la scelta la decisione più opportuna, per portare a termine il suo compito nei riguardi dell'avversario e dello sviluppo del gioco.
Un Approccio Riflessivo all'Allenamento
Preciso che non ho nulla contro i metodi di allenamento classici, l'unica riflessione che mi sento di fare è: sono convinto che, se fossero veramente più utilizzate le situazioni in allenamento, il risultato sarebbe un maggiore rendimento e beneficio sottolineabile in ogni aspetto della performance. Questo approccio non significa abbandonare le tecniche tradizionali, ma piuttosto integrare esercizi che simulano scenari reali, migliorando così sia le capacità che le abilità. Allenarsi in situazioni realistiche non solo prepara alla pratica concreta, ma contribuisce anche ad aumentare la fiducia e la prontezza, rendendo l'esperienza complessiva più completa e gratificante.
Il Ruolo Fondamentale delle Situazioni Negli Allenamenti
In conclusione, se le situazioni sono presenti negli allenamenti, favoriscono un miglioramento prestativo della performance. Il mister, in questo contesto, dovrebbe essere, in base agli obiettivi prefissati, un IDEATORE e CREATORE un PROGETTISTA di situazioni. Integrare situazioni strategiche e realistiche durante le sessioni di allenamento permette agli atleti di sviluppare competenze e conoscenza specifiche e di prepararsi al meglio per affrontare le sfide reali del gioco. Questo approccio rafforza la capacità decisionale, la competenza e l'adattabilità e l'efficacia nelle performance.
MisterEzio
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ANCHE IN VIDEO:
"ESERCIZI? O SITUAZIONI?"
Presento il video che sviluppa il primo argomento del blog con titolo ESERCIZI? O SITUAZIONI?. Attraverso questo contenuto, approfondiamo un tema fondamentale che esplora l'importanza di scegliere tra esercizi strutturati o situazioni pratiche per migliorare abilità specifiche. Se ti sei mai chiesto quale approccio sia più efficace per ottenere risultati concreti, questo video fa al caso tuo! Ti guiderà passo dopo passo verso una comprensione più chiara e completa, offrendoti spunti utili da applicare nella seduta di allenamento. Buona visione

La Sfida degli Esercizi Analitici nel Calcio
Il problema degli esercizi analitici durante l’allenamento è che spesso ciò che si impara non viene poi usato in partita. Questo succede perché questi esercizi sono troppo distanti dalle situazioni reali del gioco. Di conseguenza, i calciatori possono avere difficoltà a mettere in pratica quanto appreso. Per questo è importante ripensare gli esercizi, rendendoli più vicini alle dinamiche reali del gioco utilizzando situazioni con l'avversario presente , così da migliorare l’apprendimento e le prestazioni in partita.